|
Spoleto (l’ant.: Spoletum) città dell’Umbria, che sorge sopra una pendice del monte Luco, a 317 m. d’alt., in una curva del Tessino. A Spoleto fanno capo due stazioni ferroviarie, quella di Stato sulla linea Roma-Orte-Terni-Foligno per Ancona, e quella Spoleto-Norcia. La città si presenta con imponenti avanzi preromani, romani, medioevali ed è circondata per tre lati da colli ameni; sul quarto lato si apre e si stende la fertile e ridente pianura spoletina. La città è nota per il clima salubre, la bellezza del paesaggio e i numerosi tesori d’arte. Spoleto è inoltre centro agricolo e commerciale; tra le industrie, le miniere di lignite nel territorio del comune, stabilimento cementi, cotonificio, società italiana fosforo, bachicoltura; tartufi, olio, vino, cereali, legname, ecc. Spoleto è sede di arcivescovado e conta numerosi istituti di cultura e istruzione civile; possiede una scuola allievi ufficiali di complemento. Alle spalle della città si erge il celebre colle di Monteluco, tutto ad elci secolari, che fu un tempo bosco sacro. Sulla sommità del monte trovansi un antico convento francescano, alberghi, ristoranti e installazioni moderne. Vanto della città è il duomo dedicato all’Assunta, di stile lombardo, che sorge a N del colle di Sant’Elia in una bella piazza ed è fiancheggiato da uno svelto ed artistico campanile coevo. Viene indi la chiesa cimiteriale, del sec. VII, più volte ampliata, semidistrutta nell’incendio del 1155 e poco dopo ricostruita. Di tale epoca conserva ancora oggi la facciata, il portale maggiore, le mura perimetrali, l’abside, il pavimento musivo e il soffitto a travature e capriate. La nuova chiesa fu consacrata da Innocenzo III nel 1198. In essa, nel 1232, Gregorio IX canonizzò sant’Antonio di Padova. Dal 1634 al 1644 la chiesa veniva restaurata su piani di Gian Lorenzo Bernini. La facciata, rimasta salva dalla ricostruzione berniniana, si presenta con un timpano triangolare che nella parte superiore tre grandi arcate gotiche rendono più...
| |